giovedì 15 novembre 2012

Materiali per la riscrittura (ottobre 2012)

Riscrivi le seguenti frasi


(Correggi la punteggiatura, l’ortografia e il lessico e riscrivi la frase modificando le parti sottolineate –ma non solo!- nella forma e nelle scelte lessicali, dividendo le frasi troppo lunghe e cercando di renderle chiare e scorrevoli)

Traccia sulla moda

Io sostengo che, la moda, non dovrebbe essere, come invece lo è al giorno d’oggi, un mezzo per mettersi in mostra, facendo a gara a chi per primo acquista l’abito più costoso, o firmato dallo stilista più al top.
(il periodo precedente costituisce l’introduzione del tema)


Spesso, chi non ritiene di avere uno stile sufficentemente appagato e si sente perciò venire a meno, rispetto al resto della popolazione, prende come punto di riferimento le sfilate di moda, cercando quindi, di imitare le modelle che sfoggiano con disinvoltura abiti, spesso e volentieri improponibili da indossare, e scarpe che assomigliano più a composizioni artistiche che a calzature in sé.


Pertanto, quello “shopping compulsivo” che negli ultimi anni è stato paragonato ad una patologia vera e propria, consiste, in realtà, in una profonda insicurezza che spinge ad un’esasperata ricerca di affermazione attraverso il fenomeno culturale della moda in cui si riconosce un mezzo per esprimere la propria personalità.


Ancora, la moda non può essere usata come mezzo per affermare il proprio carattere se quest’ultimo non si conosce bene.


Sarebbe bello vedere che ognuno è diverso dagli altri non solo per vestiario, ma anche per altro, e vedere uomini e donne vere e non un ammasso di bauletti di Louis Vuitton!


E’ necessario trovare uno stile e una personalità e scoprire se stessi.


La moda è realmente un modo per esprimere la propria personalità, o soltanto un frivolo interesse di persone superficiali?
Innanzitutto la società ruota attorno alla moda.


Ognuno di noi ha bisogno di esprimersi con la propria personalità sia che sia conformata al resto della comunità, sia che sia “alternativa”.


Ognuno di noi è libero di indossare ciò che più preferisce.


Essi si vestono come desiderano, non come vorrebbe l’ultimo stilista e tutta la parte della società che lo sostiene.


Per far si che ciò non avvenga dobbiamo perciò seguire una moda che sia personalizzata o meno.


Scelgo gli abbinamenti la sera precedente. Nonostante ciò a volte, la mattina dopo, riesco a fare tardi lo stesso; questo perché la sera potrei aver voglia di una gonna rossa, ma il giorno dopo di un  paio di jeans neri.


Avere l’armadio pieno di vestiti non è simbolo di superficialità.


La moda non è solo “un anno vanno le borchie e poi i fiori”.


Una donna con i suoi vestiti ci vive e ci convive.


Se vogliamo indicare la moda come modo di vestire o modo di essere è troppo riduttivo questo termine, non per forza devo seguire la massa, non sono obbligata a farlo.


Questo è il dilemma che assidua quotidianamente ogni donna: “E adesso che mi metto?”


Ma ammettiamolo una persona che vedi per la prima volta se vestita bene, che per me non vuol dire di firma, fa dare di sé un primo giudizio positivo, perché sapersi vestire in modo adeguato alla situazione è una cosa importante.


Perciò concludo dicendo che la moda è una cosa per tutti, e non solo per ricchi “snob”, e che è un modo almeno per me di sentirmi a mio agio con la società in cui vivo.


Traccia sui giovani

Dicono infatti che parecchi giovani italiani in tempo di crisi né studiano e né lavorano.


I giovani sono il futuro ed è giusto che ad essi vengano aperte più strade per potersi stabilire una volta per tutte.


Sicuramente, anche io sono contraria alle parole del ministro e appoggio i giovani che aspettano il lavoro desiderato.


Al contrario c’è chi sostiene che fare piccoli stage lavorativi, vada ad aumentare la propria esperienza.