domenica 11 giugno 2017

Poesie 2017

Ugo Foscolo
A Zacinto
(composta nel 1802-1803; pubblicata nella raccolta Poesie, 1803)

Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell’onde
del greco mar, da cui vergine nacque                    4

Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l’inclito verso di colui che l’acque                         8

cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.                         11

Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.                                 14




Giacomo Leopardi
L’infinito
(composta nel 1819; pubblicata nella sezione Idilli della raccolta Canti, 1826)

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani                          5
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce                             10
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.              15



Giovanni Pascoli
X Agosto
(pubblicata nel 1896; inclusa nella 4a ed. della raccolta Myricae, 1903)

San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.                          4

Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de' suoi rondinini.                          8

Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.                   12

Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono…              16

Ora là, nella casa romita
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.                     20

E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!                   24




Charles Baudelaire
L’albatro
(trad di Giovanni Raboni)


Spesso, per divertirsi, i marinai
prendono degli albatri, grandi uccelli di mare
che seguono, compagni indolenti di viaggio,
le navi in volo sugli abissi amari.                                         4

L’hanno appena posato sulla tolda
e già il re dell’azzurro, goffo e vergognoso,
pietosamente accanto a sé strascina
come fossero remi le ali grandi e bianche.                           8

Com'è fiacco e sinistro il viaggiatore alato!
E comico e brutto, lui prima così bello!
Chi gli mette una pipa sotto il becco,
chi, zoppicando, fa il verso allo storpio che volava!          12

Il poeta è come lui, principe dei nembi
che sta con l’uragano e ride degli arcieri;
fra le grida di scherno esule in terra,
con le sue ali da gigante non riesce a camminare.             16



L’albatros
(pubblicata nel 1859; inclusa nella 2a ed. della raccolta Les Fleurs du Mal, 1861)

Souvent, pour s'amuser, les hommes d'équipage
Prennent des albatros, vastes oiseaux des mers,
Qui suivent, indolents compagnons de voyage,
Le navire glissant sur les gouffres amers.                          4

À peine les ont-ils déposés sur les planches,
Que ces rois de l'azur, maladroits et honteux,
Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches
Comme des avirons traîner à côté d'eux.                          8

Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule!
Lui, naguère si beau, qu'il est comique et laid!
L'un agace son bec avec un brûle-gueule,
L'autre mime, en boitant, l'infirme qui volait!                 12

Le Poëte est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l'archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l'empêchent de marcher.                    16



Thomas S. Eliot
La terra desolata:  I. La sepoltura dei morti (vv. 1-7)
(trad di Alessandro Serpieri)


Aprile è il mese più crudele, generando
Lillà dalla terra morta, mischiando
Memoria e desiderio, eccitando
Spente radici con pioggia di primavera.
L’inverno ci tenne caldi, coprendo                            5
La terra di neve smemorata, nutrendo
Una piccola vita con tuberi secchi.


I. The Burial of the Dead (vv. 1-7)
(sezione dell’opera The Waste Land, 1922)

April is the cruellest month, breeding
Lilacs out of the dead land, mixing
Memory and desire, stirring
Dull roots with spring rain.
Winter kept us warm, covering
Earth in forgetful snow, feeding
A little life with dried tubers.


Eugenio Montale
da Ossi di seppia (1925)

Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.                                  4

Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.            8



Giuseppe Ungaretti
Veglia
(pubblicata in Il porto sepolto nel 1916; poi inclusa nella raccolta L’Allegria)

Cima Quattro il 23 dicembre 1915 

Un'intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d'amore

Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita





lunedì 5 giugno 2017

Materiali per la riscrittura (maggio 2017)

Riscrivi le seguenti frasi


(Correggi la punteggiatura, l’ortografia e il lessico e riscrivi la frase modificando le parti sottolineate –ma non solo!- nella forma e nelle scelte lessicali, dividendo le frasi troppo lunghe e cercando di renderle chiare e scorrevoli)



Il bullismo porta il più delle volte un ragazzo a sentirsi una nullità e a togliersi la vita.
(lessico)


La violenza è molto diffusa, ma non condivido il pensiero che questa stia aumentando.
(lessico; pronome)


Gli omicidi vengono commessi spesso da persone moralmente fragili e instabili.
(lessico)


I bambini che crescono in una situazione familiare dove uno dei genitori è in carcere non può sicuramente vivere normalmente.
(concordanza!!! lessico, uso del relativo)


Viviamo in una società sempre più violenta e c’è il rischio che questa continua a crescere.
(modo verbale, uso del pronome)


Ci distendiamo davanti al televisione guardando
: interviste, telegiornali, documentari, serie tv.
(concordanza, uso della punteggiatura)


Chi ha genitori violenti, non crescerà con un’idea giusta di amore.
(punteggiatura)


E’ nato un vero e proprio dibattito riguardo agli immigrati.
(lessico)


Mogli, madri, figlie uccise dal coniuge mentre cercavano di rompere le catene che le tenevano prigioniere.
(sintassi, lessico)


… i ragazzi che diventeranno il futuro del nostro mondo.
(lessico)


Nelle scuole in cui questo programma è già usato, le recensioni sono negative.
(lessico)


Insegnante. Quella persona cattiva, spregevole e arrogante che ci rende l’estate un inferno.
(punteggiatura)


Queste lezioni di vita è in grado di darle solo una persona esperta.
(pleonasmo)


Questo genere di tecnologia bisogna saperlo usare.
(pleonasmo)


Dobbiamo imparare ad usare la tecnologia, perché questa ha molto “potere”.
(pronome, uso delle virgolette, lessico)


Il computer è solo una macchina, un insieme di ingranaggi che si comportano come tali, privi di sentimenti.
(lessico)


E’ importante anche l’aspetto umano come ad esempio: un aiuto, una parola di conforto […]
(punteggiatura)


Personalmente, nella mia esperienza da studentessa […]
(ripetizione)


La tecnologia può fornire un aiuto alla nostra società anche nell’ambito scolastico.
(lessico)


Bisogna anche dire, però, che si possono trovare un mondo di informazioni.
(concordanza)


Mi disse che dovevo chiedere scusa oppure andavo diritto dal preside.
(modo)


Alle medie ebbi alcuni professori tendenti a favoreggiare i loro beniamini.
(lessico; semplifica)


La tecnologia fa comodo, ma è anche uno dei perché del crescere dell’obesità e dell’abbassamento del numero dei posti di lavoro.
(lessico)


L’ipocrisia nella fase più ingenua della vita, nonché nell’infanzia, non esiste.
(lessico)


La nostra società moderna, rispetto a quella del passato, è molto cambiata.
(lessico)


Il rispetto e l’educazione stanno ormai notevolmente scomparendo.
(lessico)


Mi hanno insegnato a dare del “lei” a qualcuno che è più avanti rispetto a me in termini di età.
(frase contorta)


Sono sempre pronta ad imparare da coloro che non hanno le mie stesse abitudini.
(lessico)