Tzvetan
Todorov
di
Paolo Di Stefano (Corriere della Sera, 8 febbraio 2017)
Introduzione (presentazione
complessiva del profilo psicologico)
spaesato
(citazione da Proust)
vive
tra due città/nazioni: Sofia (Bulgaria 1939) > (Parigi 1963)
Lingua:
bulgaro > francese (outsider
> insider)
ritorno
dell'esiliato (diverso dal viaggio dello straniero) > vertigine,
disorientamento, oppressione
Prima
definizione di Todorov
passatore:
colui che attraversa i confini, talvolta illegalmente, per
trasportare merci o per accompagna altre persone
superare
le frontiere (geografiche, politiche, linguistiche, disciplinari) >
Europa dell'Illuminismo
Storia
intellettuale (punto di partenza)
Strutturalismo:
a Sofia resistenza alle pressioni ideologiche del regime comunista; a
Parigi incontro con i grandi (Genette, Barthes, Jakobson) >
cercare le leggi scientifiche della costruzione del racconto.
Valore-guida:
La
letteratura partecipa al processo di chiarificazione del mondo ma vi
aggiunge bellezza e, attraverso questa, lo rende migliore.
Storia
intellettuale (seconda fase)
insofferente
alle ideologie anche culturali
dall'analisi
della struttura ad una critica che utilizza gli strumenti di
antropologia, psicologia, storia del pensiero >
l'interpretazione non è solo individuazione della forma, ma anche
scoperta del senso voluto dall'autore.
nuovi
interessi (uso della semiologia):
invenzione
dell'alterità (conquista dell'America)
rapporto
tra oblio e memoria
analisi
dei totalitarismi del Novecento > individui che resistono al male
senza considerarsi incarnazioni del bene (Grossman, Levi)
Conclusione
Non
si è accontentato di facili soluzioni (non ha voluto banalizzare una
realtà complessa)