giovedì 16 febbraio 2017

Todorov (articolo del Corriere) - struttura

Tzvetan Todorov
di Paolo Di Stefano (Corriere della Sera, 8 febbraio 2017)

Introduzione (presentazione complessiva del profilo psicologico)
spaesato (citazione da Proust)
vive tra due città/nazioni: Sofia (Bulgaria 1939) > (Parigi 1963)
Lingua: bulgaro > francese (outsider > insider)
ritorno dell'esiliato (diverso dal viaggio dello straniero) > vertigine, disorientamento, oppressione

Prima definizione di Todorov
passatore: colui che attraversa i confini, talvolta illegalmente, per trasportare merci o per accompagna altre persone
superare le frontiere (geografiche, politiche, linguistiche, disciplinari) > Europa dell'Illuminismo

Storia intellettuale (punto di partenza)

Strutturalismo: a Sofia resistenza alle pressioni ideologiche del regime comunista; a Parigi incontro con i grandi (Genette, Barthes, Jakobson) > cercare le leggi scientifiche della costruzione del racconto.

Valore-guida:
La letteratura partecipa al processo di chiarificazione del mondo ma vi aggiunge bellezza e, attraverso questa, lo rende migliore.

Storia intellettuale (seconda fase)

insofferente alle ideologie anche culturali
dall'analisi della struttura ad una critica che utilizza gli strumenti di antropologia, psicologia, storia del pensiero > l'interpretazione non è solo individuazione della forma, ma anche scoperta del senso voluto dall'autore.

nuovi interessi (uso della semiologia):
invenzione dell'alterità (conquista dell'America)
rapporto tra oblio e memoria
analisi dei totalitarismi del Novecento > individui che resistono al male senza considerarsi incarnazioni del bene (Grossman, Levi)

Conclusione

Non si è accontentato di facili soluzioni (non ha voluto banalizzare una realtà complessa)

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