mercoledì 8 novembre 2017

Promessi Sposi: capitolo I (incipit)

I Promessi Sposi, cap. I

Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all’occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l’Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l’acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni. La costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti, scende appoggiata a due monti contigui, l’uno detto di san Martino, l’altro, con voce lombarda, il Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega: talché non è chi, al primo vederlo, purché sia di fronte, come per esempio di su le mura di Milano che guardano a settentrione, non lo discerna tosto, a un tal contrassegno, in quella lunga e vasta giogaia, dagli altri monti di nome più oscuro e di forma più comune. Per un buon pezzo, la costa sale con un pendìo lento e continuo; poi si rompe in poggi e in valloncelli, in erte e in ispianate, secondo l’ossatura de’ due monti, e il lavoro dell’acque. Il lembo estremo, tagliato dalle foci de’ torrenti, è quasi tutto ghiaia e ciottoloni; il resto, campi e vigne, sparse di terre, di ville, di casali; in qualche parte boschi, che si prolungano su per la montagna. Lecco, la principale di quelle terre, e che dà nome al territorio, giace poco discosto dal ponte, alla riva del lago, anzi viene in parte a trovarsi nel lago stesso, quando questo ingrossa: un gran borgo al giorno d’oggi, e che s’incammina a diventar città. Ai tempi in cui accaddero i fatti che prendiamo a raccontare, quel borgo, già considerabile, era anche un castello, e aveva perciò l’onore d’alloggiare un comandante, e il vantaggio di possedere una stabile guarnigione di soldati spagnoli, che insegnavan la modestia alle fanciulle e alle donne del paese, accarezzavan di tempo in tempo le spalle a qualche marito, a qualche padre; e, sul finir dell’estate, non mancavan mai di spandersi nelle vigne, per diradar l’uve, e alleggerire a’ contadini le fatiche della vendemmia.





I Promessi Sposi, cap. I

Quel ramo del lago di Como, 9
che volge a mezzogiorno, 7
tra due catene non interrotte di monti,
tutto a seni e a golfi,
a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli,
vien, quasi a un tratto, a ristringersi,
e a prender corso e figura di fiume, 11
tra un promontorio a destra, 7
e un’ampia costiera dall’altra parte;

e il ponte, che ivi congiunge le due rive,
par che renda ancor più sensibile all’occhio
questa trasformazione, 7
e segni il punto in cui il lago cessa, e l’Adda rincomincia,
per ripigliar poi nome di lago
dove le rive, allontanandosi di nuovo,
lascian l’acqua
distendersi e rallentarsi 8
in nuovi golfi e in nuovi seni. 9

La costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti,
scende appoggiata a due monti contigui, 11
l’uno detto di san Martino,
l’altro, con voce lombarda, il Resegone,
dai molti suoi cocuzzoli in fila,
che in vero lo fanno somigliare a una sega:

talché non è chi, 6
al primo vederlo, 6
purché sia di fronte, 6
come per esempio di su le mura (11!!!)
di Milano che guardano a settentrione,
non lo discerna tosto,
a un tal contrassegno, 6
in quella lunga e vasta giogaia, 10
dagli altri monti
di nome più oscuro e di forma più comune.

Per un buon pezzo,
la costa sale con un pendìo lento e continuo;

poi si rompe in poggi e in valloncelli, 10
in erte e in ispianate, 7
secondo l’ossatura de’ due monti, 11
e il lavoro dell’acque. 7

Il lembo estremo,
tagliato dalle foci de’ torrenti, 11
è quasi tutto ghiaia e ciottoloni; 11

il resto, campi e vigne, 7
sparse di terre, di ville, di casali;
in qualche parte boschi, 7
che si prolungano 5
su per la montagna. 6

Lecco,
la principale di quelle terre, 10
e che dà nome al territorio, 9
giace poco discosto dal ponte, 10
alla riva del lago, 7
anzi viene in parte a trovarsi 9
nel lago stesso, 5
quando questo ingrossa: 6
un gran borgo al giorno d’oggi, 8
e che s’incammina 6
a diventar città. 7

Ai tempi in cui accaddero i fatti 9
che prendiamo a raccontare, 8
quel borgo, già considerabile,
era anche un castello,
e aveva perciò l’onore 8
d’alloggiare un comandante, 8
e il vantaggio di possedere 9
una stabile guarnigione 9
di soldati spagnoli, 7
che insegnavan la modestia alle fanciulle
e alle donne del paese, 8
accarezzavan di tempo in tempo 10
le spalle a qualche marito, a qualche padre;

e,
sul finir dell’estate, 7
non mancavan mai di spandersi nelle vigne,
per diradar l’uve, 6
e alleggerire a’ contadini 9
le fatiche della vendemmia. 9


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