mercoledì 27 dicembre 2017

Promessi Sposi – Scheda di lettura: capitolo IV

Sequenze

Tempo della storia: giovedì 9 novembre 1628 - mattino

I sequenza
(Il sole non era ancor tutto apparso … d’andar a sentire qualche sciagura.)
Sequenza descrittiva
Osserva i particolari della scena e l’aggettivazione usata per descriverla.
Come è presentata la natura? Come vengono descritti i gesti degli uomini?
Il narratore si limita ad una descrizione oggettiva o i dettagli del paesaggio suscitano in lui e nel lettore alcuni sentimenti? Quali?
Si può parlare di contrapposizione fra natura e uomini? Cogli un’analogia con la sequenza descrittiva all’inizio del I capitolo?
Il finale della sequenza ha un ruolo nella Spannung e serve a tener desta la tensione nel lettore?

II macrosequenza
(Ma perché si prendeva tanto pensiero … quell’angustia scrupolosa che spesso tormenta i buoni.)
La storia di padre Cristoforo
Tipologia: descrizione del personaggio (tipica del romanzo ottocentesco)
Cosa succede al “tempo della storia”?
Quale posizione occupa questa lunga digressione nella struttura narrativa del romanzo? Si tratta di una posizione che già abbiamo incontrato in altri punti?

Sequenza A
(Ma perché si prendeva tanto pensiero … a tutte queste domande)
Intervento diretto del narratore.
Sequenza introduttiva: con quale scopo? Perché prevalgono le domande?

Sequenza B
(Il padre Cristoforo da *** … con una buona tirata di morso)
Tipologia: descrizione fisica e psicologica: aspetto ed età.
Su quali contrapposizioni è giocata questa descrizione? Cosa rivelano del personaggio?
Quale similitudine è proposta?

Sequenza C

Tempo della storia: comincia qui una lunga analessi

(Il padre Cristoforo non era sempre stato … lasciandolo ricco e giovinetto.)
Le origini familiari di padre Cristoforo/Lodovico; la storia del padre di Lodovico.
Tipologia: analisi della società del XVII secolo attraverso le vicende di un mercante.
Che professione esercita il padre di Lodovico? Una volta arricchitosi, come vorrebbe essere considerato? Che idea si fa il lettore della mentalità imperante nella società del Seicento?
Osserva gli asterischi iniziali: puoi distinguere il narratore del Seicento e quello dell’Ottocento?
Cerca notizie su Macbeth. Il paragone rivela una delle passioni letterarie di Manzoni: a quale autore si riferisce? Quale effetto produce sul lettore l’accostamento di un episodio tragico con il modo di pensare di un borghese? In quale saggio, precedente al romanzo, tale autore occupa un ruolo centrale nella definizione delle caratteristiche del genere tragico?
Analizza il racconto del pranzo a casa del mercante: perché esso assume un valore paradigmatico nella descrizione della mentalità dell’epoca?
Quali osservazioni psicologiche vengono presentate nell’incidente capitato durante il pranzo?
Come commenta il narratore la mentalità del Seicento?
Cosa si dice dell’educazione di Lodovico?

Sequenza D
(Lodovico aveva contratte abitudini signorili … il più serio che gli fosse capitato.)
L’educazione di Lodovico.
Tipologia: analisi psicologica della formazione del carattere.
In quale ceto Lodovico vorrebbe essere accolto? Quali reazioni psicologiche produce in lui tale situazione?
Di nuovo si sottolinea nel carattere di Lodovico un conflitto fra due impulsi contrastanti.
Spiega il paradosso della frase: “vivere co’ birboni, per amor della giustizia”.
In quale modo si affaccia “la fantasia di farsi frate”?

Sequenza E
(Andava un giorno per una strada … il resto a otto figliuoli che Cristoforo aveva lasciati.)
Il duello e le sue conseguenze
Sequenza narrativo-dialogica
Come può un “accidente” cambiare la vita di una persona? Questo episodio rappresenta un capovolgimento improvviso e radicale oppure è anticipato da qualche elemento nella vita precedente?
Sottosequenza E.1
(Andava un giorno per una strada … «fate luogo.»)
L’incontro per strada con il nobile
Sequenza narrativa: da quale tempo verbale essa è all’inizio segnalata?
Struttura: in realtà la narrazione vera e propria è limitata alla prima e alle ultime righe; tutta la parte centrale occupa il tempo in cui Lodovico e il nobile stanno…
Analizza le descrizioni dei due personaggi secondari; perché si dà un certo rilievo a Cristoforo?
Che figura retorica riconosci in “cordiale nemico”?
Che tono riconosci nella scelta del termine “vantaggi” nella frase “è uno de’ vantaggi di questo mondo, quello di poter odiare ed esser odiati, senza conoscersi.”?
Rifletti sul ruolo del puntiglio nell’episodio.
Che commento viene fatto alla concezione del diritto nel Seicento? In qualche punto emerge il punto di vista del narratore dell’Ottocento? In che forma?

Sottosequenza E.2
(«Fate luogo voi» … macchiata del tuo vil sangue.»)
Diverbio precedente al duello; la sfida.
Sequenza dialogica
Rileva le espressioni formulari che rimandano alle convenzioni della sfida. In particolare evidenzia il riferimento alla sfera semantica della viltà che qui si configura come una vera e propria isotopia. Cosa ci fa comprendere l’espressione “vile meccanico” della mentalità nobiliare del Seicento?

Sottosequenza E.3
(Così si avventarono … c’è stato tirato per i capelli»)
Il duello
Sequenza narrativa
Analizza le fasi del duello, da quali intenti sono animati i duellanti e come cambia l’atteggiamento di Lodovico.
Qual è il comportamento della folla? Con quale tecnica lo scrittore riproduce l’accavallarsi delle voci?

Sottosequenza E.4
(Lodovico non aveva mai … il resto a otto figliuoli che Cristoforo aveva lasciati.)
Lodovico si rifugia nel convento dei cappuccini
Sequenza riflessiva e narrativa
Cosa determina il cambiamento nell’animo di Lodovico? Che significato assume la ripetizione “l’uomo morto per lui, e l’uomo morto da lui” -osserva i complementi presenti-?
Quali nuovi sentimenti -di ispirazione cristiana- si fanno strada nell’animo di Lodovico?
Chi Lodovico considera quasi l’autore dell’episodio che gli è occorso?

Sequenza F
(La risoluzione di Lodovico … come un ricordo perpetuo.)
Le conseguenze del duello; il perdono.
Sequenza riflessiva e narrativa
Sottosequenza F.1
(La risoluzione di Lodovico … anche all’offeso più borioso.)
Lodovico decide di farsi frate
Sequenza riflessiva
Quali valori della mentalità del Seicento qui agiscono negli animi degli uomini? I cappuccini ne sono completamente esenti?
Che sentimenti animano i parenti dell’ucciso? (osserva l’espressione che li introduce: “La storia non dice…”)

Sottosequenza F.2
(Il padre guardiano si presentò … al novizio il consenso desiderato.)
Contatti fra il convento e la famiglia del nobile ucciso
Sequenza narrativa
Evidenzia tutte le espressioni -soprattutto gli avverbi- che punteggiano il dispiegarsi delle arti diplomatiche del padre guardiano: è un frate, ma si adegua ai modi del suo tempo.
Di quale persona, fra tanti che si preoccupano solo delle apparenze, si segnala invece l’autenticità?
Fra Cristoforo continua ad essere colto da un sentimento di orgoglio? Come lo affronta?
Da quale valore cristiano è animato quando chiede di incontrare il fratello del nobile che ha ucciso?
Il padre guardiano di questo gesto valuta solo il lato spirituale?

Sottosequenza F.3
(Il gentiluomo pensò subito … il bavero della cappa sul petto.)
Fra Cristoforo arriva al palazzo
Sequenza descrittivo-riflessiva
Da quali sentimenti è animato il nobile?
Ricava da questo passo la struttura gerarchica della società de Seicento.
Che figura retorica riconosci in “un rimescolarsi di gran cappe, d’alte penne, di durlindane pendenti, un moversi librato di gorgiere inamidate e crespe, uno strascico intralciato di rabescate zimarre”? La figura retorica in realtà rappresenta un giudizio implicito sulla società nobiliare del Seicento: quale? Osserva la scelta di sostantivi, aggettivi e verbi: che tipo di movimento nella sala suggeriscono?
Riconosci nel paragrafo un intervento del narratore dell’Ottocento? In che modo prende le distanze dal periodo storico che sta narrando?
Di fronte all’importanza data all’apparenza, come reagisce fra Cristoforo?

Sottosequenza F.4
(C’è talvolta, nel volto … verso il luogo del suo noviziato.)
Scena del perdono
Sequenza narrativo-dialogica
Analizza il dialogo tra il nobile e fra Cristoforo: di fronte alle parole semplici, ma chiare e dirette del frate come reagisce il nobile? Che senso hanno i puntini di sospensione? Confrontalo con questo passo del Nuovo Testamento: “Quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti” (I Corinzi 1,27)
Quale sentimento ispira negli astanti l’atteggiamento di fra Cristoforo? E’ lo stesso con cui sono giunti al palazzo?
Quale valore cristiano viene ora esaltato? Da quale segno è simboleggiato?
Secondo te che significato riveste il fatto che il pane passi da un piatto d’argento ad una sporta?

Sottosequenza F.5
(Il fratello dell’ucciso … come un ricordo perpetuo.)
Dopo il perdono
Sequenza narrativo-riflessiva
Microsequenza F.5.1
Dopo il perdono – i nobili
Quali sentimenti prevalgono nell’animo del nobile subito dopo il perdono? (osserva le figure retoriche nel passaggio da “la trista gioia dell’orgoglio” a “della gioia serena del perdono”)
Come si adeguano alla situazione inaspettata i discorsi dei presenti? Anche se dimostrano di essere stati toccati dalla scena, sono in realtà ancora condizionati dalla mentalità della loro epoca?
Il nobile come torna al suo abituale modo di pensare? Che espressione usa nei confronti di fra Cristoforo (osserva l’intervento del narratore)? Resta comunque in lui una traccia dell’incontro con il frate?
Microsequenza F.5.2
Dopo il perdono – fra Cristoforo
Come si allontana fra Cristoforo?
Che ne è del pane? (osserva l’uso del termine “voluttà”)

Sequenza G
(Non è nostro disegno … che spesso tormenta i buoni.)
La vita di fra Cristoforo dopo la conversione.
Sequenza riflessiva
Da quali valori è guidato fra Cristoforo? Sono gli stessi di un’altra figura di uomo di Chiesa come don Abbondio? In quali modi e in quali situazioni emerge in lui l’uomo antico?
Al termine il narratore dà risposta alle domande che aveva posto all’inizio della macrosequenza?
Rifletti sulla tensione spirituale che si crea in fra Cristoforo fra “sollecitudine di carità” e “angustia scrupolosa”.

III sequenza


Tempo della storia: termina qui l’analessi e si torna a giovedì 9 novembre 1628 - mattino

(Ma, intanto che noi siamo stati … «oh padre Cristoforo! sia benedetto!»)
Sequenza narrativa e strutturale
A quale tempo ci riporta questa sequenza? In che modo il narratore esplicita la sua tecnica nel disporre i fatti della narrazione?
Osserva il sapore familiare e quotidiano della scena.



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