mercoledì 27 dicembre 2017

Promessi Sposi – Scheda di lettura: capitolo V

Sequenze

Tempo della storia: giovedì 9 novembre 1628 - mattino

I sequenza
(Il qual padre Cristoforo … fiera che voleva provarsi d’ammansare.)
Padre Cristoforo nella casa di Lucia
Sequenza dialogico-riflessiva
Sottosequenza I.1
(Il qual padre Cristoforo … pensiamo quel che si possa fare.»)
Sequenza dialogica fra Lucia, Agnese e il padre.
“Il qual padre Cristoforo”: “qual” qui ha valore analogo al nesso relativo latino. Che funzione strutturale esso riveste?
Osserva la grammatica dei gesti nel dialogo; in particolare evidenzia i gesti (tutti, non solo quelli che rivelano emozioni) di padre Cristoforo che ne completano la descrizione psicologica.
Analizza il linguaggio del frate, intessuto di espressioni bibliche, a partire da «o Dio benedetto! fino a quando…!» (cfr. “Fino a quando, Signore, continuerai a dimenticarmi?” -Salmo 13-, ma l’espressione è frequente…)

Sottosequenza I.2
(Così dicendo, appoggiò … e prender consiglio da ciò.)
Padre Cristoforo medita il da farsi.
Sequenza riflessiva
A chi si affidano i tre personaggi?
E tuttavia padre Cristoforo non ha un atteggiamento di attesa passiva, ma valuta diversi piani di azione: quali?

Sottosequenza I.3
(Mentre il frate stava così meditando … fiera che voleva provarsi d’ammansare.)
Dialogo/scontro fra Renzo e padre Cristoforo
Sequenza dialogica
Quale altro personaggio entra in scena?
Renzo dimostra rispetto per padre Cristoforo, ma in realtà non ne comprende il mondo morale; rifletti sul giudizio che egli esprime su don Abbondio e sul diverso significato che i due personaggi attribuiscono al termine “amici”.
Renzo vorrebbe farsi giustizia da sé, ma alla fine ne viene dissuaso da padre Cristoforo con il sollievo delle due donne. Eppure dalle parole del frate traspare che la reazione di Renzo non gli è del tutto estranea; individua il punto in cui lascia intuire ciò.
Non tralasciare la metafora finale con cui viene designato don Rodrigo.

II macrosequenza

Tempo della storia: giovedì 9 novembre 1628 - pomeriggio

(Il palazzotto di don Rodrigo … e lo condusse in un’altra sala.)
Padre Cristoforo si reca da don Rodrigo
Sequenza descrittivo-dialogica.

Sequenza A
(Il palazzotto di don Rodrigo … a goder gli avanzi della tavola del signore.)
Sequenza descrittiva

Sottosequenza A.1
(Il palazzotto di don Rodrigo … un non so che di petulante e di provocativo.)
Il villaggio ai piedi del castello
Sequenza descrittiva
Perché l’anonimo omette il nome del luogo? Osserva il rimprovero mosso dal narratore dell’Ottocento.
Rileva la descrizione delle case e degli uomini: quale atteggiamento hanno uomini, vecchi (annota la metafora delle zanne), donne e bambini?

Sottosequenza A.2
(Fra Cristoforo attraversò il villaggio … a goder gli avanzi della tavola del signore.)
Il castello
Sequenza descrittiva
Quale aria aleggia intorno al castello? Finestre piccole con grosse inferriate, davanti alla porta quattro creature. Perché i due bravi vengono equiparati ai due avvoltoi?

Sequenza B
(Il padre si fermò ritto … rispondendo, a due mani, ai saluti de’ commensali.)
Padre Cristoforo entra nel castello e viene ammesso alla presenza di don Rodrigo.
Sequenza dialogica
Dialogo con uno dei bravi: perché il bravo è così affabile con il padre?
Dialogo con il vecchio servitore: perché si dimostra sorpreso di vedere il frate? A quale pensiero si rassicura?
Dialogo sulla soglia della sala da pranzo: già prima di entrare la scena è caratterizzata dal frastuono e dalla prepotenza; poi dalla spavalderia del conte Attilio (osserva il commento del narratore per presentarcelo) e dal presentimento di don Rodrigo.

Sequenza C
(L’uomo onesto in faccia al malvagio … e a cui un altro non contraddicesse.)
Descrizione della sala da pranzo
Intervento del narratore; sequenza descrittiva
Viene descritto l’atteggiamento di fra Cristoforo: con quale tono il narratore lo paragona alle convenzioni del romanzo quando l’eroe deve affrontare un pericolo?
Elenco dei commensali e loro breve descrizione. La presenza del podestà e del dottor Azzeccagarbugli ti chiarisce meglio di ogni altra spiegazione il motivo per cui i soprusi di don Rodrigo restano impuniti in una società così violenta e corrotta.

Sequenza D
(«Da sedere al padre» … le parole che s’udivan più sonore erano: ambrosia, e impiccarli.)
Conversazione tra i commensali nella sala da pranzo
Sequenza dialogica

Sottosequenza D.1
(«Da sedere al padre» … Niente: e così fece il nostro frate.)
Discussione su una questione di cavalleria
Sequenza dialogica
A padre Cristoforo viene offerto da bere; egli vorrebbe rifiutare, ma è forzato da don Rodrigo che finge cortesia, ma che rivela la sua natura violenta con un paragone…
Su quale argomento di cavalleria verte la conversazione? Osserva che più avanti si precisa che riguarda il “punto d’onore”.
Osserva i diversi atteggiamenti dei commensali: chi è più borioso e impulsivo? chi vuol dimostrare la propria cultura (osserva la citazione delle autorità in materia e l’uso del latino)?
In quale altro punto del romanzo il latino non compare in una luce positiva?
Quali verbi di dire introducono i discorsi diretti? Cosa denota questa scelta?
Viene chiamato in causa il giudizio di padre Cristoforo con il proposito non troppo velato di metterlo in imbarazzo. Alla ritrosia del frate don Rodrigo allude al suo passato (“il mondo l’ha conosciuto” ripreso poco dopo con toni più volgari “non ha fatta la sua carovana?”).
Subito però torna a imperare il frastuono di grida che si soverchiano a vicenda.
Qual è alla fine il “debole parere” di padre Cristoforo? A quale mondo di valori si rifà? Come viene accolto dagli altri commensali?
Chi e come risolve il dissidio tra le due visioni del mondo espresse da fra Cristoforo e dai commensali? Si tratta di una vera spiegazione o il frate lascia cadere la questione perché gli preme un affare ben più importante?
Sono riferiti i pensieri diretti di un personaggio?

Sottosequenza D.2
(Ma don Rodrigo, per voler troncare … già bell’e fatta dal conte duca…»)
Discussione sulla successione al ducato di Mantova
Sequenza dialogica
Nel dialogo si inserisce un breve intervento del narratore con una sommaria sintesi della situazione politica (vero storico); osserva che il vero potere politico non è nelle mani dei sovrani, ma di… (ironia politica di Manzoni)
Il podestà vuol dimostrare di essere, più degli altri, al corrente dei fatti; tuttavia come storpia i nomi dei personaggi storici?

Sottosequenza D.3
(Sa il cielo quando il podestà avrebbe preso terra … le parole che s’udivan più sonore erano: ambrosia, e impiccarli)
Discussione sulla squisitezza del vino e sulla carestia (anche se si torna in un punto sulla situazione politica)
Sequenza dialogica
Con quali espressioni si loda il vino servito da don Rodrigo?
La parola “carestia” sposta nuovamente il tema della conversazione. Come molto dopo nel corso del romanzo si comprenderà dall’analisi proposta dall’autore delle cause economiche e politiche della carestia, le opinioni espresse sono solo pareri da osteria più che argomentazioni documentate e meditate.
Di nuovo si parla di “fracasso”: a cosa viene paragonata la discussione?
Osserva le parole che risuonano più fragorosamente. Non si tratta di una reale discussione per confrontare le opinioni, ma di una situazione in cui regnano violenza e sopraffazione, sia pure solo verbali.

Sequenza E
(Don Rodrigo intanto dava dell’occhiate … lo condusse in un’altra sala.)
Don Rodrigo introduce padre Cristoforo in un’altra sala.
Sequenza riflessiva
Come vengono riferiti i pensieri di don Rodrigo?



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